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Piante officinali
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Urtica dioica

Urtica dioica L.
( = Urtica hispida DC., Urtica major Kanitz, Urtica pubescens Ledeb.)
Ortica comune

Forma biologica: H scap = (Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allugato, spesso privo di foglie.)
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 50 – 120 cm, di colore verde carico. Da un rizoma ramificato e strisciante poco al di sotto della superficie, nascono fusti robusti, eretti a sezione quadrata, generalmente non ramificati, ricoperti di peli urticanti e che emettono stoloni ipogei
Le foglie con 4 stipole libere e pubescenti, sono opposte e portate da un picciolo più corto del lembo fogliare (arriva al massimo alla sua metà), sono assai più lunghe che larghe, misurano in genere più di 5 cm, hanno lamina ovale-oblunga con base cuoriforme ed apice ristretto in un dente acuto, hanno il margine grossolanamente dentato, ornato di peli corti e semplici ed altri lunghi e rigidi urticanti che spezzandosi, al minimo contatto, secernono un liquido irritante.
Pianta dioica (porta cioè i fiori unisessuali su piante diverse) ha infiorescenze a racemi semplici o ramificati, in verticilli posti all’ascella delle foglie superiori, penduli o ricurvi nelle piante femminili, generalmente patenti in quelle maschili, sempre più lunghi del relativo picciolo.
I fiori piccoli, giallo-verdastri, hanno 4 tepali irsuto-pubescenti che racchiudono i 4 stami nei fiori maschili; quelli femminili ineguali hanno i tepali interni molto più grandi degli esterni, gli stimmi arrossati all’apice e l’ovario che persiste nel frutto.
Il frutto è un achenio ovale, munito di un ciuffo di peli all’apice.

Antesi: da Maggio a Ottobre

Tipo corologico: Cosmop. ( Presente in tutte le zone del mondo, senza lacune importanti.)

Distribuzione in Italia: Comune in tutto il territorio

Habitat: Incolti, boschi, aree antropizzate, bordo strada, luoghi a mezz’ombra su terreni ricchi di nitrati, da 0 a 1.800 m di altitudine

Note di sistematica: sono presenti in italia congeneri somiglianti quali:
Urtica urens L. (Ortica minore) pianta annua, monoica (fiori maschili e femminili riuniti nella stessa infiorescenza), più piccola (30-50cm), con foglie ovali, attenuate o tronche alla base, di un verde più chiaro lunghe in genere meno di 5 cm, racemi eretti più corti del picciolo relativo.
Urtica pilulifera L. (Ortica a campanelli) pianta annua 30-80 cm, con fiori maschili in racemi e femminili in glomeruli sferici peduncolati
Urtica membranacea Poir. (Ortica caudata) pianta annua 15-30 (80) cm con fusti ascendenti dalla stessa base, foglie con lamina seghettata, ovata con base cordata e picciolo lungo quanto la lamina; monoica con fiori femminili in racemi ai nodi inferiori e i maschili in racemi apicali lunghi, sporgenti con asse ingrossato e spesso soffusi di viola. Diffusa nella Penisola, Isole e Liguria
Urtica atrovirens Req. Ex Loisel. (Ortica verde scura) Pianta perenne con fusti eretti, alta 30-100 cm, foglie lanceolate o ovate a base cordata o cuneata con margine acutamente e profondamente seghettato, picciolo lungo quasi come la lamina e 4 stipole lineai ai nodi. Fiori unisessuali verdicci, (pianta monoica) più lunghi dei piccioli sottostanti. Diffusa in Sardegna, Corsica , più rara nell’Arcipelago toscano e localizzata in Toscana (Grosseto)

Etimologia: Il mome del genere deriva dal latino urere = bruciare, per l’irritazione prodotta quando i suoi peli urticanti iniettano al minimo tocco, acetilcolina e istamina nella pelle.

Proprietà ed usi:
I suoi principi attivi quali acido formico, istamina, vitamine A, C e K, sali minerali conferiscono alla pianta numerose proprietà molte riconosciute sin dall’antichità, viene considerata pianta antiasmatica, ipoglicemica, antiforfora, galattogoga, emostatica, astringente, diuretica, tonica e utilizzata da industrie farmaceutiche e cosmetiche.
Le sue lunghe fibre filate già nel Medioevo, danno un particolare tessuto resistente, simile alla canapa.
Dalle sue sue foglie e dalle sue radici si ricavano coloranti usati anche per medicinali, cosmetici, prodotti igienici e liquori.
La pianta fatta macerare in acqua per 12 ore da un liquido con effetti antiparassitari non tossico, da spruzzare sulle piante infestate dagli afidi.
E’ una ottima pianta da foraggio ed infine oltre che per usi medicinali e cosmetici viene utilizzata in cucina come le altre verdure per preparare, minestre, contorni, e ripieni di eccellente qualità.